Il tirocinio all'estero può essere svolto soltanto presso strutture universitarie, con la supervisione di un docente responsabile di un insegnamento di ambito psicologico.

Dopo aver ricevuto una risposta di disponibilità da parte dell’Università ospitante, lo studente dovrà:
• farsi firmare e compilare dal tutor che lo seguirà il progetto formativo (se non ci si può recare sul posto, sono ritenute valide anche le copie inviate via email);
• produrre un certificato dell’Università estera in cui si attesti la disponibilità dell’ente medesimo ad accogliere il tirocinante con dichiarazione del Dipartimento o dell’Istituto afferente; 
• produrre un certificato attestante il ruolo del tutor e la relativa materia di insegnamento (qualora nel paese di destinazione esista un Albo degli Psicologi: anno di iscrizione e numero di iscrizione); 
• produrre una espressa dichiarazione che il periodo di tirocinio non consisterà in un periodo di specializzazione, configurabile ad esempio come un master (questo in analogia con quanto stabilito a livello nazionale circa l’incompatibilità tra tirocinio e scuole di specializzazione in psicoterapia).
Lo studente dovrà poi consegnare tutta la documentazione raccolta allo Sportello Tirocini che dovrà dare l’eventuale autorizzazione, dopo aver valutato i documenti di rito.

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